L’ingrandimento è rappresentato da un numero e indica quanto più grande appare un oggetto (rispetto all’osservazione ad occhio nudo) quando viene osservato con il binocolo. Ad esempio, con un fattore di ingrandimento di 8x un soggetto distante 800 m appare come se fosse a 100 m di distanza. I fattori di ingrandimento da 8x a 10x permettono una facile osservazione sia all’aperto che al chiuso, mentre gli ingrandimenti superiori richiedono una mano assolutamente ferma o un supporto per consentire una visione agevole.

Il diametro delle lenti dell’obiettivo, in combinazione con la qualità del prisma e dei rivestimenti delle lenti, determina quanta luce può essere raccolta per formare un’immagine. Per un utilizzo diurno è consigliato un diametro di 21-25 mm, mentre per condizioni di luce scarsa un diametro di 35-50 mm offre prestazioni migliori.

Il campo visivo reale è l’angolo del campo visivo misurato in gradi e indica l’ampiezza dell’area visibile ad una distanza di 1000 m dal punto di osservazione. A volte il campo visivo è anche espresso come ampiezza (in metri).

La pupilla di uscita è il diametro del fascio di luce visibile nell’oculare. È calcolato dividendo il diametro delle lenti dell’obiettivo per il fattore di ingrandimento. Più il diametro della pupilla di uscita è grande, più l’immagine sarà luminosa. Una pupilla di uscita di 2-3 mm è adeguata per un utilizzo diurno, mentre in condizioni di scarsa luminosità è preferibile una pupilla di uscita di 5-7 mm, ad esempio i binocoli 8x42: 42 diviso 8 = 5,3 mm.

La luminosità è un valore relativo, ottenuto elevando al quadrato il diametro della pupilla di uscita. Valori maggiori di luminosità relativa corrispondono a immagini più luminose. Tuttavia, non è sempre così in quanto la quantità di luce che un occhio può assorbire dipende dall’effettivo diametro della pupilla, che è diverso in ambienti luminosi e bui.

I nomi dei modelli forniscono una panoramica sulle caratteristiche principali. Esempio: la descrizione 10x42 EXPS I significa che questo modello offre un ingrandimento di 10x e il diametro delle lenti dell’obiettivo è di 42 mm. Per conoscere la pupilla di uscita è sufficiente dividere 42 per 10 = 4,2 mm.

La retroproiezione è la distanza tra la lente posteriore dell'oculare e l'occhio. Una retroproiezione elevata offre una visione comoda e semplicità di utilizzo, priva di oscuramenti dell'immagine. Una retroproiezione insufficiente provoca un restringimento del campo visivo. A coloro che utilizzano gli occhiali si consiglia di optare per una retroproiezione di almeno 14 mm.

Prismi di Porro (a sinistra): Lenti grandi producono immagini di ottima qualità, nitidissime e luminose, e con una chiara sensazione di profondità. Prismi a tetto (a destra): La luce è concentrata direttamente sull’oculare. Questi binocoli possono quindi essere più leggeri e più compatti.